SERIE "STORIE DI FOTOGRAFI"
VOL. 8 - ADOLPHE (ADOLFO) LEGROS

Adolphe (Adolfo) Legros.
"Artiste en daguerréotype"
Il libro di 120 pagine a colori (70 immagini) è il vol. 8 della SERIE "STORIE DI FOTOGRAFI".
ABSTRACT
Il dagherrotipista conosciuto in Italia esclusivamente con il nome di Adolphe o Adolfo si definì «artista di Parigi» e lavorò in alcune fra le maggiori città della penisola nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo (Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino, Venezia).
La sua identità è stata rivelata nel libro di R. Caccialanza, Milano crocevia di fotografi (1839-1869). La storia sconosciuta della fotografia (dicembre 2019): le notizie pubblicate rappresentavano solo una minima parte di quanto è stato possibile trovare approfondendo ulteriormente le indagini in Italia e soprattutto in Francia, una mole di informazioni che in alcuni casi si sono rivelate stupefacenti e che completano il quadro biografico su questo importante dagherrotipista-fotografo transalpino.
Una volta rientrato in patria Legros aprì un atelier a Parigi, che diresse fino al 1868: questo periodo della sua storia professionale viene presentato con dovizia di informazioni e particolari inediti, inoltre viene ricostruito ciò che accadde dopo la sua interdizione giudiziale e si spinge ben oltre la morte, spiegando come e ad opera di chi l'atelier fotografico proseguì l'attività.
I sette manuali di chimica e tecnica fotografica scritti e pubblicati da Adolphe Legros sono elencati con i titoli completi e le date di pubblicazione corrette.
PRESENTAZIONE
Il volume n. 8 della serie «Storie di fotografi» racconta del dagherrotipista conosciuto in Italia esclusivamente con il nome di Adolphe o Adolfo, che si definì «artista di Parigi» e che lavorò in alcune fra le maggiori città della penisola nel pieno degli anni Quaranta del XIX secolo.
L’identità e la vita di Adolphe/Adolfo sono rimaste del tutto sconosciute fino alla pubblicazione – nel dicembre 2019 – del libro Milano crocevia di fotografi (1839-1869). La storia sconosciuta della fotografia, curato dal sottoscritto, nel quale vengono determinate con certezza e rivelate per la prima volta le sue generalità.
Le notizie pubblicate nello studio citato rappresentavano solo una minima parte di quanto è stato possibile trovare approfondendo ulteriormente le indagini in Italia e soprattutto in Francia: una mole di informazioni che in alcuni casi si sono rivelate stupefacenti e che completano il quadro biografico su questo importante dagherrotipista-fotografo transalpino autore di ritratti di grande qualità.
Come – purtroppo – spesso accade, studi di questo genere terminano con qualche punto irrisolto nonostante il molto lavoro dedicato a trovare dati (certi) e gli infiniti tentativi per sciogliere i dubbi, uno fra questi le origini professionali di Adolphe Théodore Legros: possibili tracce avevano portato a Metz agli albori della dagherrotipia, e a Roanne, ma l’iniziale euforia è scemata poco dopo, nel momento in cui è emerso che si trattava di casi di omonimia. Dunque allo stato attuale non esiste alcuna prova di quando, dove e come il «nostro» Legros si sia avvicinato alla fotografia, e in quali luoghi abbia lavorato prima di giungere a Chambéry nel luglio 1844, che fu la sua porta d’ingresso verso l’Italia.
Rispetto – ad esempio – a Ferdinand Brosÿ e a Stefano Lecchi, personaggi piuttosto irrequieti che sono stati oggetto di altri studi della serie «Storie di fotografi», Adolphe Legros seguì un percorso tutto sommato più lineare e decisamente meno caotico negli spostamenti, quindi più semplice da seguire. In Italia – come già accennato – Legros si fermò a lavorare solo nei grandi centri (Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino, Venezia), dove si trovò spesso a operare contemporaneamente ad altri «colleghi» più o meno illustri (dei quali si dà conto). Adolphe fu uno dei frequentatori del Circolo fotografico Romano e del celebre Caffè Greco; fu a Napoli (1847) e passò per l’ultima volta da Roma (novembre 1848) in concomitanza di Stefano Lecchi. Una volta rientrato in Francia, dal 1849 Legros aprì un atelier a Parigi, che diresse fino al 1868: anche questo periodo della sua storia professionale nel campo della fotografia viene presentato con dovizia di informazioni e di particolari assolutamente inediti, molti dei quali acquisiti grazie all’incessante e abbondante presenza – sui periodici (parigini e non) – di réclames e di comunicati atti a promuovere l’atelier, i servizi offerti, i riconoscimenti conseguiti, ecc.
Il presente studio ricostruisce inoltre ciò che accadde dopo l’interdizione giudiziale di Legros e si spinge ben oltre la sua morte, avvenuta nel 1870, spiegando come e ad opera di chi l’atelier fotografico proseguì l’attività.
Un capitolo è dedicato all’elenco dei sette manuali di chimica e tecnica della fotografia scritti e pubblicati da Adolphe Legros, con i titoli completi e le date di pubblicazione corrette.
© ROBERTO CACCIALANZA
INDICE DEL LIBRO

Introduzione dell’Autore | 7
Le origini | 9
L’attività di dagherrotipista in Italia (Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) | 10
L’atelier Legros a Parigi in rue Saint-Honoré | 17
Il cambio di sede: Palais-Royal, Galerie de Valois | 19
La società ‘Legros-Foucher’ e l’interdizione | 24
Epilogo | 25
I manuali scritti da Adolphe Legros (titoli completi e date di pubblicazione corrette) | 26
Attività dell’atelier dopo la morte di Legros | 27
SUPPLEMENTO (casi di omonimia)
Il Legros di Metz: una [interessante, ma] falsa traccia | 30
   Le dimostrazioni con il microscopio solare e a gas | 30
   I primi dagherrotipi a Metz: Bellieni e [l’altro] Legros | 31
Il Legros di Roanne | 32
Lo stabilimento fotografico ‘Coulembier et Legros’ a Bordeaux | 33
Note e riferimenti bibliografici | 35
Figure | 39
Principali fonti consultate | 113
Ringraziamenti speciali | 113
ELENCO DEI NOMI CITATI

Anderson James
						
						Bellieni André-François
						
						Bellieni-Gimel (Maison)
						
						Berranger Jeanne Anne (Beranger)
						
						Boglioni Gioachino
						
						Boulland Alfred Désiré
						
						Bourges Stéphanie
						
						Cabanel Alexandre
						
						Caneva Giacomo
						
						Capitolo Ernesto
						
						Caron Auguste
						
						Cavassa f.lli e Comp.
						
						Chadel Étienne-Marie-Thomas
						(notaio)
						
						Chellet Chrétien
						
						Chevalier Charles
						
						Circolo Fotografico
						Romano
						
						Comoy Annette
						
						Constant Eugène
						
						Coulembier et Legros (Maison)
						
						Coulembier Jules
						
						Daguerre Louis-Jacques-Mandé
						
						Dassier Joseph
						
						Davanne Louis-Alphonse
						
						Delmas Marie
						
						Di Corte coniugi
						
						Di Corte Vincenzo
						
						Dumoulin Marie Catherine
						
						Durand Charles (notaio)
						
						Duroni Alessandro
						
						Dussauce Hippolyte
						
						Flachéron Frédéric
						
						Flachéron Isidore
						
						Florence Adèle
						
						Foucher Louis
						
						Foucher Louis
						François
						
						Gambina Fici e Comp.
						
						Gervais Étienne
						
						Gimel Marguerite
						Josephine
						
						Giron des
						Anglonnes
						
						Hiltbrunner
						Charles
						
						Hugonin Émile
						
						Labrunie Gérard (De
						Nerval Gérard)
						
						Lamare Pierre
						André
						
						Langlois Marie
						Denise
						
						Lecchi Stefano
						
						Legros Antoine
						Joseph
						
						Legros Bernard
						
						Legros E.
						(Photographie Artistique)
						
						Legros Elisabeth
						
						Legros Ernest
						Isidore
						
						Legros frères (Photographie
						Artistique)
						
						Legros Henri Eugène
						
						Legros Jules Édouard
						
						Legros Mathieu Gabriel Félicité
						
						Legros Nicolas Théodore
						
						Legros Veuve; Legros V.ve (Photographie
						Artistique)
						
						Levi Abramo
						
						Levi Jacob
						
						Liais Emmanuel Bernard
						
						Liais Margaretha Trouwen Van
						DeCranenbroeck
						
						Lunel Adolphe Benestor
						
						MacPherson Robert
						
						Maison Legros-Foucher successeur
						
						Maison Legros-Foucher, M. Nestler successeur
						
						Masseboeuf Antoine
						
						Masseboeuf Marie
						
						Monchanin J. B.
						
						Moniot Henriette
						Pauline
						
						Monneret François
						Victor
						
						Mosca Luigi
						Alessandro
						
						Nadar (Tournachon Gaspard-Félix)
						
						Nestler Martin
						
						Normand Alfred-Nicolas
						
						Paladini Leone
						
						Perraud François
						
						Perraud Jean-Joseph
						
						Piot Eugène
						
						Renaud Joseph
						
						Robinson Henry Peach
						
						Rousseau Marie Constance
						
						Rovere J.; Rovere
						I.
						
						Rubino Laurent
						
						Schiavetti Maria Caterina
						
						Sutton Thomas
						
						Thomas Richard W.
						
						Vitron Céline
						
						Yver Henri Joseph
						(notaio)
COME ACQUISTARE IL LIBRO

120 pagine a colori (65 illustrazioni), dimensioni 29,7x21 cm.
copertina morbida 300 gr. soft touch, pagine carta patinata pregiata opaca 130 gr.
youcanprint self-publishing (photography:k | series), gennaio 2023
ISBN: 9791221452471
Acquista il libro su questo sito (35 €)
Acquista il libro su youcanprint (42 €)
 
 
