STORIA DELLA FOTOGRAFIA A CREMONA
ALESSANDRO NOVARESI
Ecco il volto di Alessandro Novaresi
allievo di Aurelio Betri, collega di Pirro Betri
Articolo pubblicato sul periodico "La Provincia" il 30 marzo 2011.
Soltanto in seguito all’uscita del volume Fotografi a Cremona fra l’Ottocento e il Novecento (ed. Fantigrafica, 2010) è stato possibile reperire in una collezione privata l’immagine nella quale appare la figura di Alessandro Novaresi. Riemerge così dai meandri della storia il volto di un ottimo fotografo professionista che ha contribuito a registrare su lastre e stampe l’arte, i personaggi e i monumenti di Cremona per oltre trent’anni a cavallo fra l’Otto e il Novecento.
Il fotografo cremonese
Alessandro Abnonda Novaresi
(1861 - ?)
Alessandro Abnonda Novaresi nel 1910 ca.
Animazione dal ritratto fotografico
Fra i più illustri allievi di Aurelio Betri (1834-1904), Alessandro Abnonda Novaresi (nato a Cremona nel 1861 e trasferito a Genova nel 1926) si avvicinò in giovane età alla fotografia professionale. L’atto di matrimonio dimostra che il 30 maggio 1892 Novaresi era già fotografo, verosimilmente presso lo Stabilimento di Aurelio Betri; quest’ultimo agli inizi del Novecento cominciò a defilarsi dalla gestione dello stabilimento fotografico a favore del quartogenito Pirro (che dall’anno prima era diventato ufficialmente socio nella Ditta ‘A. Betri e figlio’), coadiuvato da Alessandro Novaresi. Parecchie lastre fotografiche realizzate e firmate da Novaresi fra il 1903 e il 1907 sono depositate presso la Biblioteca Statale di Cremona: fra queste il palazzo Fodri di corso Matteotti e l’ala dello stabilimento laterizio ‘F.lli Frazzi’ con la Porta Po presi dall’alto di uno dei comignoli della fornace.
Il 1904 fu decisamente molto duro per il fotografo perché alla morte del maestro-mentore Aurelio Betri (avvenuta il 2 agosto) si aggiunse quella prematura della moglie Davìdica Priori, spirata il 17 novembre.
Il lavoro di Novaresi per il Premiato Stabilimento fotografico ‘Aurelio Betri e figlio’ continuò, con Pirro e in seguito con la di lui vedova Luigia Turini, fino al 1° giugno 1910 quando aprì in via Meli 1 (‘Due Colonne’) “un esercizio in nome proprio sotto la Ditta Giuseppe Betri di Novaresi Alessandro”: con la cessione dell’attività di Giuseppe (1844-1922), fratello di Aurelio, si concluse la dinastia dei fotografi Betri durata ben quarantacinque anni.
Sul finire del 1911, ad aiutare il padre nello studio fotografico arrivò Cesare, diciassettenne, da qui la nuova denominazione della Ditta in ‘Alessandro Novaresi e figlio’. Senz’altro nel 1914 la Società era proficuamente avviata tanto che la pubblicità dello studio fotografico alle ‘Due Colonne’, premiato da Sua Maestà il Re d’Italia, campeggiava sulla Guida di Cremona: “specialità lavori di riproduzione d’oggetti antichi e moderni d’ogni specie nonché interni, monumenti e vedute. Pure per gruppi, ingrandimenti in nero e colorati, porcellane, miniature e fotografie in genere, dal naturale al bréloque (ciondolo, fermaglio contenente una immagine in miniatura). Vendita fotografie e cartoline di antichità, monumenti, vedute, ecc.”. In seguito alla morte di Cesare avvenuta nel 1918 Alessandro, ormai sessantenne, nell’ottobre 1921 cedette il proprio studio alla Ditta ‘Sansoni e Fazioli’ ma proseguì ancora per qualche anno l’attività di fotografo nella sua abitazione in via Decia 14. Il 1° settembre 1926 comunicò al Comune di Cremona che era in procinto di trasferirsi a Genova con la secondogenita Beatrice; da questo momento se ne perdono le tracce in quanto l’archivio di Stato Civile è andato perso nel corso dell’alluvione del 1970.